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Settimana Santa a Santu Lussurgiu

Settimana Santa a Santu Lussurgiu

Settimana Santa a Santu Lussurgiu

Già dalla settimana che precede la Domenica delle Palme Santu Lussurgiu è in fermento. Nella sacrestia della Confraternita del Rosario (sa Cunfrària 'e su Rosàriu) si lavorano le palme da distribuire la Domenica delle Palme, mentre i cantori ufficiali di  su Cuncordu ’e su Rosàriu (il coro della suddetta confraternita, fondata nel 1605 dai Frati Minori Osservanti) si  dedicano alle prove.

Nel corso di questa settimana il coro della Confraternita dell'Addolorata durante le funzioni religiose esegue il canto de sa Novena (lo Stabat Mater in sardo).

 

La Domenica delle Palme iniziano i riti della Settimana Santa (Chida Santa) con la benedizione e la successiva distribuzione al popolo delle palme intrecciate e dei rametti di ulivo.

La Messa è cantata da Su Cuncordu 'e Santa Rughe (coro della Confraternita di Santa Croce).

Le paraliturgie de sa Chida Santa nel paese del Montiferru sono organizzate dalle quattro confraternite del paese: la Confraternita del Rosario (su Rosàriu), la Confraternita di Santa Croce (Santa Rughe), la Confraternita del Carmine (su Càrmene) e la Confraternita dell’Addolorata (sa ’e Sette Dolores). Si tratta di complesse cerimonie rituali distribuite in più giorni e luoghi, scandite dal canto a cuncordu, pratica di canto polifonico maschile a quattro voci  (cuntraltu, oghe, contra e bassu) trasmessa oralmente in ambito confraternale.

 

Il Martedì Santo nella chiesa di Santa Croce l'omonima confraternita organizza la rappresentazione de Su Nazarenu (il Cristo alla colonna): una via Crucis accompagnata dai canti del Miserere  e de sa Novena eseguiti dal coro della Confraternita di Santa Croce.

 

Il Mercoledì santo la Confraternita del Rosario cura la preparazione del simulacro del Cristo Morto sulla Croce e di tutti gli oggetti da utilizzare per la cerimonia del giorno dopo, come le corde, i cunei di legno e le scale per le funi. La Compagnia delle Prioresse (dotate del compito di organizzare le feste religiose, curare il decoro delle chiese, assistere malati e bisognosi, partecipare a processioni e funerali) veste la statua della Madonna Addolorata.

 

Il Giovedì Santo nella chiesa di San Pietro si svolge la Messa in Coena Domini (detta sa Missa ’e Glòria) col rito lavanda dei piedi. Viene imbandita sa tàvula con cibi dai forti valori simbolici (arance, pesci, pane e vino): ad essa siedono dodici confratelli scelti fra i membri delle quattro confraternite per rappresentare gli apostoli. In serata prende le mosse dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli (Su Cunventu) la processione con i simulacri del Crocefisso, preparato la sera prima, quello della Madonna Addolorata, i membri di tutte e quattro le confraternite e il clero. Il percorso processionale è scandito dal canto de Su Cuncordu ’e su Rosàriu, che intona vari versetti del Miserere fermando la marcia in punti prestabiliti del tracciato. Arrivati nella chiesa parrocchiale, i confratelli del Rosario issano il Crocefisso al centro dell’altare.

 

Durante il pomeriggio del Venerdì Santo, prima che si svolga il rito de S'Iscravamentu, viene decorata con fiori e candele la lettiga ove sarà adagiato il simulacro di Cristo, una volta deposto dalla croce.  Al contempo, vengono predisposti  il vassoio con i martelli e le pinze e quanto necessario ai fini dello schiodamento e della deposizione  di Cristo dalla croce. Una volta espletato il rito de S’Iscravamentu, la processione che trasporta la lettiga del Cristo morto parte  dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli, accompagnata dai versetti del Miserere.

Pervenuti alla chiesa di Santa Maria degli Angeli, i simulacri del Cristo Morto e dell’Addolorata restano esposti per l’adorazione e l’omaggio dei fedeli.

 

Il Sabato Santo è dedicato alla vestizione delle statue della Madonna e del Cristo Risorto in vista del rito pasquale di S’Incontru. La Vergine indossa un vestito azzurro e sul capo reca una coroncina d'argento. Un velo nero copre la statua per metà. Il Risorto, invece, ha il capo adornato da un serto floreale ed è coperto da un velo bianco.

Entrambi i simulacri vengono scoperti al momento della cerimonia pasquale de S'Incontru, al suono delle campane (alligrìzios de Pasca) nella piazza della chiesa parrocchiale: Santa Maria degli Angeli.

I riti terminano con la celebrazione della Messa solenne nella chiesa del Convento accompagnata dai canti del coro de su Cuncordu 'e su Rosàriu.

 

Storia dell'evento

In molti centri dell’isola le liturgie della rappresentazione della Passione e morte del Cristo vengono celebrate con antichi cerimoniali di ascendenza medievale, mediati dalla tradizione iberica.

A caratterizzare la Settimana Santa di Santu Lussurgiu è la forte presenza della tradizione liturgica sarda che si avverte tanto nel canto, quanto negli allestimenti de S‘Incravamentu e S’Iscravamentu.

Degna di nota è la storia delle confraternite lussurgesi. Nel 1473, a Santu Lussurgiu, i Frati Minori Osservanti eressero un convento annesso alla chiesa di Santa Maria degli Angeli e nel 1605 nacque la Confraternita del Santo Rosario, Sa Cunfraria 'e su Rosàriu.

Aggiornamento

26/3/2024 - 18:07

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