Norme del Piano paesaggistico regionale

"La Regione riconosce i caratteri, le tipologie, le forme e gli innumerevoli punti di vista del paesaggio sardo attraverso le interazioni della naturalità, della storia e della cultura delle popolazioni locali". Per far ciò il Piano paesaggistico regionale contiene una ricognizione dei caratteri ambientali, storico-culturali ed insediativi, e delle loro reciproche interrelazioni.
In coerenza con i dettati normativi del Decreto Legge 22 gennaio 2004 n. 42 e con la Legge regionale 25 novembre 2004 n. 8, il Piano paesaggistico regionale si caratterizza per essere un progetto di salvaguardia dei valori identitari sardi.
Questi assunti si realizzano analizzando le dinamiche di trasformazione del territorio attraverso l'individuazione dei fattori di rischio e vulnerabilità, individundo categorie di immobili o aree da sottoporre a specifiche misure di salvaguardia, interventi di recupero e riqualificazione di immobili o aree significativamente compromesse o degradate e le misure necessarie al corretto inserimento degli interventi di trasformazione del territorio nel contesto paesaggistico.
Sono riconosciute nel territorio regionale specifiche componenti di paesaggio, cioè tipologie di paesaggio articolate sul territorio che costituiscono la trama e il tessuto connettivo dei diversi ambiti di paesaggio. In esse sono definiti i beni paesaggistici individui, quali categorie di beni immobili i cui caratteri di individualità ne permettono l'identificazione puntuale e i beni paesaggistici d'insieme, quali categorie di beni immobili caratterizzati da una diffusività spaziale.
Sulla base della rilevanza o integrità delle varie componenti di paesaggio sono individuati quattro livelli di valore paesaggistico che spaziano dall'integrità alla compromissione ed i relativi obiettivi di qualità quali: conservazione, trasformazione e recupero.

Normativa del Piano Paesaggistico Regionale

Aggiornamento

6/5/2024 - 12:30