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• Soggetto

  
  • Mosaico a stuoia.

    (2)
  • Afrodite Anadiomene

    (1)
  • Al centro del disco il busto di una figura femminile panneggiata, con i capelli raccolti e pettinati con una scriminatura centrale, che reca sul capo un crescente lunare: si identifica con una divinità urania.

    (1)
  • Al centro del disco è un erote nudo, tranne per un mantelletto su una spalla che gli fa come da sfondo; con le ali ripiegate, tiene con le mani le zampe anteriori di un cagnolino in piedi davanti a lui; il terreno al di sotto è segnato da una linea ondulata.

    (1)
  • Al centro del medaglione, entro un doppio cerchio concentrico, un kantharos decorato nella parte inferiore del corpo con alcune linee verticali affiancate e sotto l'orlo con una serie di piccole impressioni che formano unmotivo a denti di lupo.

    (1)
  • Cautopates

    (1)
  • Ceramica comune

    (1)
  • Il foro d'uscita è conformato a testa di leone con bocca aperta; tutt'intorno piccole impressioni disposte a raggiera a indicare la criniera.

    (1)
  • La figuretta è panneggiata, con volto stilizzato ed alta acconciatura.

    (1)
  • Leone con vittima umana

    (1)
  • Marco Aurelio

    (1)
  • Sarda Ceres

    (1)
  • Sigillo, costituito da una croce con monogramma.

    (1)
  • Telesforo

    (1)
  • a sinistra è raffigurato un leone dalla folta criniera accovacciato verso destra, con la coda posata sulla zampa posteriore; le fauci sono semiaperte. Davanti a lui è disposto in posizione frontale il capo di un uomo caduto vittima del leone stesso ed il braccio destro che impugna una clava.

    (1)
  • il lato frontale presenta una ricca decorazione con due sfingi, in posizione angolare, sormontate da protomi di Giove Ammone con le corna attorcigliate, dalle quali pende un ricco festone di fiori e frutta. Sopra il festone, due sirene alate sostengono una conchiglia marina. Alla base due uccelli: quello a destra becca per terra, quello a sinistra tenta di strappare con il becco una foglia dal festone. Il frontone del coperchio ospita la raffigurazione di due uccelli intenti a beccare un frutto centrale; gli acroteri laterali sono a forma di maschera teatrale.

    (1)
  • la decorazione è costituita da una sequenza di scanalature verticali riempite per un terzo nella parte inferiore, profondamente scavate in quella superiore. Alle estremità sono rappresentate due erme maschili. La testa rappresenta un giovane con capigliatura folta resa con morbide ciocche lavorate con il trapano che sottolinea gli occhi con folte sopracciglia, il naso e la bocca. La muscolatura del busto, tagliato all'altezza dei pettorali, è definita con linee molto nette. A metà del pilastro sono rappresentati gli organi genitali. Al centro è il clipeo all'interno del quale è rappresentata la defunta. I capelli della donna, divisi in trecce, sono raccolti sulla sommità della testa, due riccioli scendono dietro le orecchie. La mano destra fuoriesce dal mantello e va a stringere il lembo che pende dalla spalla sinistra. Sotto il clipeo è una scena di vita pastorale: due fanciulli mungono una capra. Nella capigliatura dei ragazzi ritorna l'uso del trapano.

    (1)
  • sontuosa decorazione, costituita da una ricca ghirlanda di fiori e frutti, divisa da nastri in 4 festoni, che poggiano su 4 elementi: da sinistra a destra, essi rappresentano una divinità-serpente con fiore di loto sulla testa rivolta verso destra, una testa di divinità barbuta (Serapis), una seconda divinità-serpente con fiore di loto sulla testa rivolta verso sinistra, infine una fiaccola; la decorazione è completata da due elementi cultuali, posti al di sopra di due dei 4 festoni, ai lati dell'iscrizione: una situla (vaso rituale contenente l'acqua sacra del Nilo) e un sistro.

    (1)
  • sulla faccia frontale dello stelo è raffigurata la dea Minerva stante sulla gamba sinistra, con un lungo peplo e sul petto il gorgoneion: con la mano destra sollevata tiene una lancia e con la sinistra abbassata regge unoscudo posato a terra, mentre sulla testa ha un elmo.

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• Fonte

  
  • Catalogo Beni Culturali

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  • Risorse digitali Sardegna

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  • CulturaItalia

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