Siga con nosotros
Buscar Buscar en el sitio

Paolo Mossa

Paolo Mossa


Il nome di Paolo Mossa occupa un posto di rilievo nella poesia "in limba" sarda e i suoi componimenti sono diventati patrimonio di moltissimi cori a tenore o polifonici.
I critici della storia della letteratura gli hanno rimproverato un certo atteggiamento arcadico, in un momento storico nel quale l'Arcadia era morta e sepolta in Italia. Il poeta di Bonorva insomma continua a cantare idilli pastorali e tematiche agresti con modalità, e in una lingua, superate dai tempi. Secondo Michelangelo Pira, ciò accadeva perché Mossa non era cosciente del ruolo della lingua sarda nella Sardegna di quei tempi. Viveva il suo ruolo di poeta con subalternità rispetto alla lingua e cultura dominante che era già l'italiano. Alla perfezione formale dei temi, insomma, non si affiancava un interesse per le tematiche sociali o politiche del tempo. Mossa non chiede nulla di più alle sue rime sarde che divertire ed essere superficialmente coerenti con la metrica arcadica. La vita reale, a parte le schermaglie amorose, è assente dai suoi testi. Non mancano però un certo pathos sentimentale, la malinconia, la voglia di evasione.
Nacque a Bonorva nel 1821 e morì il 6 agosto 1892. Seguiti gli studi medi nel suo paese natale, proseguì a Sassari quelli universitari. Interrotti questi ultimi, tornò nel paese natio dove si dedicò alle sue proprietà terriere. Negli ultimi anni della sua vita, trovatosi a partecipare alle lotte politiche e coinvolto nelle rivalità paesane, fu ucciso da tre sicari mentre tornava dalla campagna.

Actualizar

11/5/2023 - 16:44

Comentario

Escribir un comentario

Enviar