
Pula, Area archeologica di Nora
Informazioni
Indirizzo: viale Nora, s.n.c. - 09050 Pula
Tel. +39 070 9209366
Ente gestore: Società Cooperativa COP.TUR
Orari:
estivo
LU-DO 09:00-21:00
Per le prenotazioni contattare anticipatamente la struttura telefonicamente o via email. Non sono temporaneamente disponibili gli orari d’apertura invernali.
Biglietto:
Intero - euro 6,00 - adulti, con visita guidata
Ridotto - euro 3,00 - categorie soggette a riduzione, con visita guidata
Intero - euro 5,00 - adulti, senza visita guidata
Ridotto - euro 2,50 - categorie soggette a riduzione, senza visita guidata
Per i gruppi sino a 15 persone è necessaria la prenotazione tramite Mobilitapp https://mobilitapp.it (Nora zona archeologica…) o via email norascavi@gmail.com.
Limitazioni: non è consentito camminare su strutture murarie e mosaici. Non è consentito l'accesso in costume da bagno. È consentito l'accesso ai cani purché condotti al guinzaglio.
E-mail: norascavi@gmail.com
Facebook: https://it-it.facebook.com/pg/NoraZonaArcheologica
Il contesto ambientale
Nora è collocata su un promontorio, il Capo di Pula, separato dalla terraferma da un istmo che si estende in due punte: a O Sa Punta 'e Su Coloru (la punta del serpente), a E la Punta del Coltellazzo, di fronte all'isoletta omonima. L'area è dominata dalla torre spagnola del Coltellazzo, in una posizione di grande valore paesaggistico.
Descrizione
Nora fu fondata dai Fenici, alla fine dell’VIII o del VII secolo a.C., sull’incantevole promontorio del capo di Pula, tra mare e stagni. Attualmente nell’antico centro commerciale fenicio, punico e poi romano, possiamo osservare la necropoli fenicia, il complesso abitativo e il tophet punico.
Tra le antiche vie lastricate in andesite, si può ancora ammirare uno degli edifici meglio conservati di Nora, il bellissimo teatro, costruito agli inizi del I secolo a.C. Imponenti sono le strutture termali, spesso decorate da magnifici mosaici databili tra il II e il IV secolo d.C. Varie le strutture religiose come il Tempio di Tanit del periodo punico, sito sul colle omonimo, il tempio n. 6 o il santuario di Esculapio del II-III secolo d.C.
Numerose sono anche le opere di edilizia abitativa privata, spesso provviste di cisterna dell’acqua, costruite con muri in opus caementicium e africanum, talvolta particolarmente prestigiose, come la casa dell’atrio tetrastilo, con i suggestivi mosaici del III-IV secolo d.C. Vicino al mare si trova il foro, di forma regolare, che conserva basi di statue onorarie di personaggi famosi.
Dopo un lungo periodo iniziato nel V secolo d.C., la città fu abbandonata definitivamente nell’VIII secolo d.C., a seguito di frequenti incursioni piratesche e vandaliche. Dalla fine dell’Ottocento la città fu riscoperta, grazie alle indagini di Nissardi e Vivanet e poi a seguito degli scavi intrapresi a partire dal 1952. Dal sito di Nora, tra i più rilevanti della Sardegna meridionale, proviene una delle testimonianze più importanti dell’archeologia sarda, la famosa Stele di Nora (fine IX-inizi VIII sec. a.C.), nella quale appare l’attestazione più antica del nome Sardegna.
Servizi
Accessibilità fisica facilitata per visitatori con esigenze specifiche, bookshop, visite guidate.
Le visite guidate sono fruibili in francese, inglese, tedesco, e si susseguono ogni ora a partire dalle 10;00; l'ultima visita guidata parte alle 20:10 circa.
Per il sito di Nora è anche disponibile l’audioguida gratuita Norapp scaricabile da Google Play e App Store.
Consulta le pagine
Città fenicio-punica di Nora
Città romana di Nora
Monumenti romani di Nora
Torre del Coltellazzo
Chiesa di Sant'Efisio di Nora
Basilica di Nora
Storia degli scavi
I primi interventi sul sito, nel 1889, riguardarono il tofet, mentre negli anni successivi furono scavate le necropoli puniche e romane e piccole parti dell'abitato. Dopo altri modesti interventi, tra il 1952 e il 1960, Gennaro Pesce mise in luce buona parte dell'abitato romano. Dal 1990 il sito è interessato da scavi sistematici continuativi da parte di un gruppo di Università.
Bibliografia
G. Patroni, "Nora. Colonia fenicia in Sardegna", in Monumenti Antichi dell'Accademia dei Lincei, 14, 1904, coll. 39-268;
P. Bartoloni-C. Tronchetti, La necropoli di Nora, collana "Collezione di Studi Fenici", 12, Roma, 1981;
S. Moscati, Italia punica, Milano, Rusconi, 1986;
P. Meloni, La Sardegna romana, Sassari, Chiarella, 1990;
S. Angiolillo, L'arte della Sardegna romana, Milano, Jaca Book, 1998;
Ricerche su Nora - I (anni 1990-1998), a cura di C. Tronchetti, Cagliari, Sainas, 2000;
C. Tronchetti, Nora. Sassari, C. Delfino, 2001 (Sardegna archeologica. Guide e itinerari; 1);
Nora, area C. Scavi 1996-1999, a cura di B.M. Giannattasio, Genova, Brigati, 2003;
A. Mastino, Storia della Sardegna antica, Nuoro, Il Maestrale, 2005.
Come arrivare
Da Cagliari si segue la SS 195 per Teulada sino al km 27, dove si svolta a s. per Pula. Attraversato il centro abitato e imboccata la via Nora si arriva all'area archeologica dopo 3 km.