

Il carnevale in Sardegna ha mille volti affascinanti. Quello antico dei suggestivi carnevali barbaricini che - con le loro ancestrali maschere antropomorfe e zoomorfe, le vesti di pelli di capra, orbace e campanacci – rievocano riti misteriosi, danze propiziatorie e un rapporto stretto tra uomo e animale. Quello vibrante dei carnevali a cavallo, come quello di Oristano ("Sa Sartiglia"), durante il quale i cavalieri devono infilare in corsa una stella di metallo, auspicio di buon raccolto, e quello di Santulussurgiu ("Sa Carrela 'e nanti") nei quali i cavalieri mostrano il loro valore, coraggio e abilità, sfidandosi in corse temerarie per il centro cittadino. Oppure quello irriverente di Tempio con il fantoccio di Re Giorgio processato e bruciato in piazza, senza dimenticare la simbologia dei travestimenti di Bosa.
Carraseccare Lodeinu
Figure caratteristiche del Carnevale di Lodè sono sas Mascaras Nettas, contrapposte a sas Mascaras Bruttas.
I Bundos di Orani
Sono le creature metà umana e metà bovina che popolano le vie del paese nelle giornate del Carnevale.
Carrasciali Timpiesu
Incentrato quasi completamente sulla figura di Re Giorgio, ha avuto luogo per la prima volta nel 1956.