
I gioielli fenicio-punici
Una delle forme d'artigianato artistico più tipiche della cultura fenicia fu certamente l'oreficeria.
Le produzioni orafe fenicie rappresentano infatti uno dei vertici qualitativi raggiunti nell'intero bacino del Mediterraneo in questa fase storica.
Gli orafi fenici praticavano con particolare maestria le tecniche della filigrana e della granulazione, non a caso ancora oggi tipiche delle oreficerie tradizionali sarde.
La Sardegna in particolare ha restituito testimonianze archeologiche di enorme valore, da un punto di vista sia qualitativo sia quantitativo.
Un posto di primo piano spetta, sotto questo profilo, ai gioielli provenienti dalle necropoli del centro urbano di Tharros, ubicato sulla costa oristanese.
I gioielli di Tharros, così come probabilmente anche buona parte di quelli rinvenuti in altri centri urbani sardi, erano di produzione locale, a dimostrazione dell'elevato grado di raffinatezza tecnica ed estetica raggiunto dalle maestranze isolane.
Molto ampia appare la gamma degli oggetti prodotti: bracciali a placca con lavorazione a filigrana, braccialetti con vaghi in pietra dura e oro, orecchini a cerchiello, orecchini a croce ansata, pendenti con figure di uccelli, pendenti con motivi vegetali, amuleti, scarabei, ecc.