
Sorso, Pozzo sacro di Serra Niedda
Informazioni
Indirizzo: SS 200, via Castelsardo - 07037 Sorso
Il contesto ambientale
L'area archeologica è ubicata nel retroterra del golfo dell'Asinara, nella Sardegna settentrionale.
Descrizione
Il complesso comprende un pozzo sacro intorno al quale si dispongono un edificio in opera isodoma e diverse capanne edificate in tempi successivi.
Il tempio a pozzo è costituito - secondo moduli architettonici ricorrenti in questo tipo di monumenti - da una cella a pianta circolare accessibile mediante una scala rivolta ad O; l'edificio non presenta, viceversa, il vestibolo che in genere precede il vano scala.
La camera del pozzo (diam. m 2), coperta a "tholos" e oggi svettata (alt. massima residua m 4,40), è scavata nella roccia e presenta il pavimento leggermente concavo e piuttosto irregolare.
La scala (largh. m 1,20; lungh. m 3,35; prof. m 3,30) discende alla camera con quattordici gradini, dei quali undici realizzati con lastre di calcare e gli ultimi tre scavati nella roccia.
Il vano, oggi privo della copertura, segue un andamento semicircolare, insolito in questa tipologia monumentale.
A circa sette metri dal pozzo, in direzione N, si trova la costruzione in opera isodoma.
L'edificio, conservato per un solo filare, presenta un'ampia camera circolare (diam. m 6), dalla quale si diparte un corridoio strombato (lungh. m 9). È difficile dire quale fosse la funzione dell'edificio.
Tra i due monumenti principali, è situato un monolite cilindrico in calcare (diam. m 0,80; alt. m 0,55), privo della parte superiore e forse interpretabile come altare.
Un'ulteriore struttura è presente al limite SO dell'area archeologica: si tratta di una cisterna scavata nella roccia e riutilizzata, forse in età medievale, come Altre costruzioni si sviluppano aldilà della area scavata documentando la complessa articolazione ed estensione del sito.
Il complesso è databile alla fine del Bronzo Medio – Bronzo Recente – Bronzo Finale – prima Età del Ferro.
Il materiale archeologico rinvenuto nel corso degli scavi – soprattutto intorno al monolite - è costituito da oggetti votivi di bronzo (alcune figure di offerenti e offerte), resti ossei di animali sacrificati e materiali di età romana che testimoniano l'uso prolungato dell'area.
Servizi
Non sono presenti servizi.
Prima di visitare il sito archeologico si consiglia di contattare il comune di Sorso, in quanto il cancello è chiuso per motivi di sicurezza.
Storia degli scavi
Il sito è stato scavato nel 1985-1988 da Daniela Rovina.
Bibliografia
D. Rovina, "Sorso (SS): Tempio a pozzo in località Santuario Serra Niedda", in Nuovo bullettino archeologico sardo, 2, 1985, p. 276 ss.;
D. Rovina, "Il santuario nuragico di Serra Niedda (Sorso)", in Nuovo bullettino archeologico sardo, 3, 1986, pp. 37-47.
Come arrivare
Uscire da Sassari e prendere la S.S. 200 per Castelsardo. Superato l'abitato di Sorso, proseguire ancora per circa 2 km sino a raggiungere il santuario nuragico.